All’indomani della consueta strage sul lavoro (11 giugno, 10 morti) riparte lo show, una sorta di deja vu che viene dato in replica ogni volta che la strage risulta eclatante e non può essere relegata ad un trafiletto a pagina 16 del giornaletto di provincia, eppure è una strage che va avanti da sempre, uno, due, tre morti al giorno, tutti i giorni. Come sempre il teatrino ci delizia con il nuovo sentitissimo appello del Presidente della Repubblica di turno, i buoni intenti bipartisan, cordogli vari e stavolta anche le bellissime dichiarazioni di Sacconi che annuncia “un piano straordinario per arginare le morti bianche”, bene bravo bis, speriamo, la prendo per buona, peccato che non riesca a dimenticare che fino a ieri a braccetto con la Marcegaglia dichiarasse di voler modificare il testo unico sulla sicurezza perché è suo parere che “non può essere sostenuta da odiosi incrementi di adempimenti formali e da sanzioni sproporzionate”, e vada per le sempre odiose formalità ma parlare di sanzioni spropositate in Italia fa sganasciare dalle risate, ma fa parecchio ridere anche solo parlare di sanzioni.
Tranquilli però, adesso arrivano commissioni di inchiesta, magari anche qualche decreto legge urgentissimo, una bella campagna pubblicitaria, impegni congiunti, tante chiacchiere, inchiostro a fiumi e poi… vabbè e poi che volete, mica ci possiamo permettere di controllare e magari addirittura sanzionare sul serio tutti quelli che non rispettano nemmeno l’abc delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro… come sempre finite le prime pagine dei giornali il problema è risolto, tutto come prima, possibilmente anche peggio, fino alla prossima replica “the show must go on”.
5 commenti
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venerdì, giugno 13, 2008 a 7:01 am
Gianna
Bel post, ma mica vorrai dare la colpa al Governo anche delle stragi sul lavoro
il problema è molto più complesso
venerdì, giugno 13, 2008 a 7:21 am
aXx
Non mi pare di aver attaccato il Governo su questa questione, giusto una frecciatina a Sacconi, d’altronde le sue dichiarazioni contro il testo unico sulla sicurezza sono recentissime e non sono così sprovveduto da non essere consapevole che il problema è molto complesso e riguarda tutti, lavoratori, aziende e come sempre controlli e sanzioni inesistenti. Le leggi ci sono e c’erano anche prima del testo unico, ma non si rispettano impunemente nemmeno le norme di 50anni fa.
venerdì, giugno 13, 2008 a 3:15 PM
simona
Altri 3 morti oggi 😦
sabato, giugno 14, 2008 a 3:11 PM
Axl
http://beppegrillo.meetup.com/821/
Amici di Beppe Grillo comuni Reggio Nord
http://beppegrillo.meetup.com/56/
Amici di Beppe Grillo Reggio Emilia
sabato, giugno 14, 2008 a 4:36 PM
Archimede39
Dedicato agli imprenditori – La pena di morte in Italia esiste: è il lavoro
Sei operai morti in provincia di Catania, uno a Nuoro, uno ad Alessandria, uno ad Imperia … uno in ogni città …. Tutte queste persone legate da un’unica sorte: MORTI SUL LAVORO , condannati a morire da imprenditori senza scrupolo che vedono la sicurezza solo come un oneroso adempimento. Guai a spendere soldi per garantire ai lavoratori un lavoro dignitoso, l’importante è il profitto, anche se questo può provocare la morte di un uomo. Che importa, in fondo si tratta solo di operai ed in quanto tali degni solo di essere sfruttati, ridotti ad essere come automi dia ritmi stressanti che i datori di lavoro impongono, e come se non bastasse costretti a lavorare sempre in totale insicurezza. Troppo costoso dotare gli operai dei dispositivi di protezione individuali che avrebbero permesso loro di continuare a vivere, troppo costoso utilizzare una gru per spostare una centina in galleria, meglio un escavatore … il risultato di tutta questa speculazione si vede! E’ sotto gli occhi di tutti, ogni giorno tre, quattro persone muoiono a causa di questi comportamenti … e non basta … una volta che l’incidente è accaduto, si cerca anche di scaricare le proprie responsabilità sui lavoratori! “E’ colpa loro adottano sempre dei comportamenti scorretti … non riusciamo a far rispettare le norme agli operai.” Queste le vostre scuse … VERGOGNATEVI , VOI E QUELLI CHE VI DIFENDONO A SPADA TRATTA!! “Troppo pesanti le sanzioni inserite nel nuovo decreto legge sulla sicurezza …. Modifichiamolo, anzi eliminiamolo” Questo lo slogan delle associazioni imprenditoriali!! Lo stato condanna i responsabili di questi omicidi a pochi anni mesi di reclusione e a qualche migliaio di Euro di sanzione(nelle poche volte in cui i veri responsabili sono puniti)… Voi però applicate ai lavoratori pene ben più severe: condannate gli operai ai “LAVORI FORZATI”, li condannate alla “PENA DI MORTE”…. Sono contrario alla pena di morte … ma qualche anno di “LAVORI FORZATI” magari nei vostri luoghi di lavoro ve lo farei fare volentieri!!