Il problema esiste, nessuno lo nega… è lampante che dovrà essere più difficile per un magistrato ottenere di poter intercettare un cittadino, devono sparire le intercettazioni che non riguardano reati, non devono finire sui giornali, non possono essere utilizzate come reti da pesca, servono norme più severe quindi, ma arrivare a vietare di poter intercettare a meno che non si tratti di mafia o terrorismo non sembra di certo una buona soluzione, si passa da un estremo all’altro togliendo alla magistratura uno strumento fondamentale per la lotta contro il crimine. Sembra quasi che togliendo di fatto la possibilità di indagare su tutta una serie di reati tipo corruzione, concussione o reati contro la pubblica amministrazione i reati spariscano, ma non è così, semplicemente come per molti altri reati diventerà difficilissimo poterli perseguire, e di certo una legge di questo tipo non è di sostegno ad una giustizia efficiente che possa finalmente applicare la “tolleranza zero” (su tutti i reati) che tanti cittadini si aspettano da questo governo.
Di nuovo una risposta “ideologica” ad un problema vero e sentito, addirittura cinque anni di carcere, così come per il reato di clandestinità anche sulle intercettazioni il governo pare non avere il senso della misura e della realtà, il necessario pragmatismo nel mettere in pratica soluzioni funzionali e lungimiranti per garantire cittadino ed esigenze di pubblica sicurezza.